L’ANTISPRECO È IL NOSTRO VIZIO
Negli ultimi anni si fa un gran parlare, fortunatamente!, di economia circolare, di sostenibilità ambientale, di ESG e delle famose “Quattro R” cioè: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero.
Ma, in concreto, cosa mettono davvero in pratica le aziende?
Non servono solo i grandi progetti per dare una mano all’ambiente, o quanto meno mentre si studiano quelli più dirompenti, si può intanto cominciare dalle piccole cose che, se ripetute nel tempo, apportano comunque dei benefici.
Oggi vi raccontiamo di come in I.S.A.C. alimentiamo i nostri magli.
Attori protagonisti del forging, i magli hanno come parte principale la mazza la quale, per battere, ha bisogno di un intenso flusso di aria compressa.
Infatti, se una parte della potenza dell’impatto è data dal peso stesso della mazza, un’altra grossa parte è data da una spinta prodotta da un sistema cilindro-pistone ad aria compressa, alimentata dai compressori.
I.S.A.C. ha bisogno di circa 2000HP (cavalli) di potenza per garantire gli oltre 260 mc/min di cui necessita quando lavora a pieno regime, per capirci un fiume ha circa 80 mc/min.
Nel 2018 i nostri 8 compressori avevano una vita di oltre 10 anni e, malgrado fossero in piena efficienza, cominciavano ad avere gli stessi acciacchi di un’auto con un chilometraggio elevato.
Quindi consumi più elevati, rendimento un po’ calato, manutenzioni con fermate più frequenti e relativi costi più alti.
Si decise così di sostituire quei compressori con altri della stessa famiglia, ma nelle nuove versioni, che da sole davano già il 6% in più di rendimento a pari consumo.
In più, essendo nuovi, il rendimento era al 100% e la manutenzione ridotta al minimo. Acquistammo anche, per ogni compressore, un dispositivo retrofit per l’impianto di raffreddamento, che consisteva in uno scambiatore olio-acqua.
Con questo sistema, dal 2018 convogliammo l’acqua del raffreddamento, a regime a 70°C, in un sistema a ricircolo che percorre tutta l’azienda. E con questa energia termica riscaldiamo uffici, mensa, spogliatoi, reparto stampi, l’acqua corrente …e riscaldiamo addirittura l’aria stessa destinata ai macchinari, che in inverno tende a gelare.
Questo ci permette di ridurre il consumo di energia, quindi non solo facciamo efficientamento ma anche l’ambiente è contento perché sono circa 90 tons di CO2 in meno immesse nell’atmosfera ogni anno.
Sono certamente piccole cose ma, come diceva il colibrì che cercava di spegnere l’incendio portando una goccia d’acqua alla volta: “io faccio la mia parte!”.